Nascono in Lombardia le Pancreas Unit

6 Aprile 2022 • Redazione

Il 4 Aprile 2022 la giunta della Regione Lombardia ha approvato la delibera per la creazione delle Pancreas Unit, unità di cura multidisciplinari per il tumore del pancreas. È un evento dalla grande rilevanza per tutta la comunità dei pazienti e dei loro familiari, non solo per quelli residenti in Lombardia. È la prima volta che in Italia viene deliberata in campo oncologico la creazione di unità di cura multidisciplinari al di fuori delle Breast Unit dedicate al tumore del seno. Si stabilisce un principio di centralità di un percorso di cura completo creato intorno al paziente.  Un salto di qualità fondamentale  su cui bisognerà lavorare insieme perché non resti solo sulla carta e perché possa estendersi ad altre Regioni. Fondamentale il ruolo di Codice Viola nella sensibilizzazione sul tema, l’impegno all’attivazione del gruppo di lavoro che ha definito i criteri di selezione degli ospedali delle Pancreas Unit e il contributo in termini di contenuti al gruppo di lavoro.

 

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Che cosa sono le Pancreas Unit

Le Pancreas Unit sono delle unità organizzative multidisciplinari che lavorano in maniera integrata nella gestione delle cure del paziente. Sono basate sul modello organizzato a retehub&spoke, ovvero centro di riferimento & centro periferico. Queste strutture collaborano e vengono misurate secondo degli indicatori e un protocollo di attività definite nel PDTA, Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale.

Il centro di riferimento, hub, ha al suo interno tutte le competenze necessarie al percorso di cura e un adeguato livello di esperienza certificato da parametri definiti nella delibera. Il centro hub deve avere un coordinatore responsabile della Pancreas Unit e assicurare la presenza di un’associazione pazienti coinvolta nelle verifiche sulla qualità del servizio offerto.

Pancreas Unit - Modello Hub&Spoke

Pancreas Unit – Modello Hub&Spoke

Spesso si confonde il centro hub con la Pancreas Unit. NO! Come delineato nella figura sopra:

Pancreast Unit = Centro Hub + Centri Spoke 

Il numero e la ricchezza delle figure professionali coinvolte nel percorso di cura del tumore del pancreas e menzionate nella delibera sono lo specchio della complessità della patologia:

  • Chirurgo Oncologo;
  • Gastroenterologo ed Endoscopista;
  • Oncologo Medico;
  • Palliativista;
  • Radiologo e Radiologo interventista;
  • Radioterapista Oncologo;
  • Genetista Medico;
  • Anatomo Patologo e Biologo Molecolare;
  • Medico Nutrizionista;
  • Dietista/Biologo Nutrizionista;
  • Diabetologo;
  • Medico Nucleare;
  • Psicologo;
  • Fisioterapista;
  •  MultiDisiciplinary Team, MDT, coordinator, Case Manager;
  •  Pancreas Care Nurse, Navigator Nurse;
  • Research nurse.

Inoltre il centro hub deve organizzarsi con un Centro Accoglienza Pazienti, CAP, per poter effettuare una adeguata presa in carico del paziente sin dalle prime fasi diagnostiche.

Il centro periferico, spoke, generalmente non ha al suo interno tutte le competenze oppure non può eseguire  attività per cui sono richiesti volumi minimi necessari a garantire un livello qualitativo adeguato alla complessità della procedura clinica. E questo non è di poco conto:  la chirurgia pancreatica, l’ecoendoscopia e la radioterapia sono ad esempio tipiche attività i cui risultati sono altamente dipendenti dalla capacità e dalla competenza dell’operatore che le pratica, e il volume di attività svolto è in genere  associato ad un miglior risultato.

Il coordinamento fra il centro hub e i centri spoke è garantito da:

  • l’aderenza alle varie attività previste nel documento PDTA, Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale,
  • la partecipazione congiunta dei medici degli hub e degli spoke alle riunioni multidisciplinari

Questi sono argomenti che abbiamo trattato in termini più generali nell’articolo: https://bit.ly/2HiV7RU

Uno scenario di percorso di cura

Supponiamo di avere un centro hub a Milano e un centro spoke a Carate, paese della Brianza.

Ad un cittadino di Carate viene prescritta una ecografia all’addome per forti disturbi gastrici. Il risultato dell’esame mostra un’area sospetta al pancreas ed occorre fare una TC di verifica.

La TC conferma una possibile lesione tumorale e per deciderne la natura viene prescritta una econdoscopia con biopsia.

Il centro spoke di Carate non ha le competenze per eseguire la ecoendoscopia e contatta la Navigator Nurse del centro hub di riferimento di Milano che organizza l’esame ecoendoscopico. Inoltre il paziente viene indirizzato anche presso l’unità di Cure di Supporto per la gestione del dolore. Non è il paziente che deve andare dal medico di famiglia, farsi fare l’impegnativa e poi cercarsi un centro  in cui fare l’ecoendoscopia o cercare chi lo può aiuatre  gestire al meglio il dolore!

Il medico che esegue l’esame ecoendoscopico oltre ad esplorare la parte sospetta del pancreas e refertare l’indagine fatta, fa anche un prelievo di tessuto della lesione.

Il tessuto prelevato viene mandato in Anatomia Patologica dove  l’esame istologico dà la conferma definitiva sulla natura della lesione.

Supponendo che la lesione sia un tumore del pancreas, il Case Manager, coordinatore della squadra multidisciplinare del centro Hub di Milano, organizza la riunione multidisciplinare a cui partecipano medici del centro hub di Milano e del centro spoke di Carate assicurandosi che tutti gli esami diagnostici siano a disposizione dei partecipanti. Il paziente non deve fare più la spola tra diversi medici!

La riunione multidisciplinare si conclude con la scelta del percorso di cura. Supponiamo che la squadra multidisciplinare giunga alla conclusione che sia utile partire con  una chemio neoadiuvante che possa portare il paziente all’intervento chirurgico. La chemio può essere fatta nel centro spoke a Carate

Un medico della squadra multisciplinare, ad esempio l’oncologo di Carate,  informa il paziente sul percorso definito dalla squadra multidisciplinare.

Il paziente accetta  di eseguire la chemio nel centro spoke di Carate, con evidenti minor disagi per lui e la sua famiglia.

Alla fine dei cicli di chemio previsti viene eseguita la TC di controllo insieme agli esami del sangue.

I risultati vengono portati all’attenzione di una nuova riunione multidisciplinare che decide per l’intervento, che verrà poi eseguito  nel centro hub di Milano.

Dopo l’intervento e un breve periodo di degenza il paziente viene dimesso con un piano di cure post-intervento e di follow-up.

Il paziente  ritorna a casa avendo il centro spoke di Carate come riferimento per tutte quelle piccole complicazioni tipiche del post intervento. Nel caso di complicazioni serie di cui il centro spoke non ha esperienza il centro hub interviene con gli aiuti e i supporti necessari.

Quali vantaggi allora per il paziente

Il paziente ha la garanzia di avere accesso a cure di alto livello qualitativo anche se il percorso di cura è iniziato attraverso una struttura non specializzata nel tumore del pancreas.

Nell’esempio sopra, la qualità della diagnostica, l’ecoendoscopia e l’analisi istologica, è assicurata ad un centro hub ad alta esperienza. Nel centro hub può essere inoltre verificata immediatmente la possibile o opportuna partecipazione del paziente a sperimentazioni cliniche

Il paziente non si trova da solo e impreparato a gestire un percorso di diagnosi complessa, spesso accompagnata da pareri differenti, con la necessità di una sintesi che richiede competenze alte e specifiche.

Il paziente riesce a percorrere alcune tappe diagnostiche e terapeutiche vicino casa, e allo stesso tempo si avvantaggia dell’esperienza, delle conoscenze e  delle più recenti opportunità di cura disponibili nel centro hub.

Il paziente ha in un’unica stuttura, la Pancreas Unit, il punto di riferimento riferimento per il supporto, le comunicazioni sull’andamento della malattie, il programma terapeutico, insomma tutto ciò che gli serve per affrontare con maggior fiducia la malattia. Con meno burocrazia, meno ansia, la serenità che deriva dal sapere che ha a disposizione il meglio che il suo territorio propone. E più tempo per la vita.

Scusate se è  poco!!

Nella figura sottostante si può trovare uan rappresentazione grafica di quanto descritto sopra:

Percorso di cura nelle Pancreas Units

Percorso di cura nelle Pancreas Units

Per chi fosse interessato alleghiamo il pdf del testo della delibera:

DGR 6241 2022_04_04 Rete regionale centri di diagnosi dei tumori al pancreas

 

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Nascono in Lombardia le Pancreas Unit

6 Aprile 2022 • Redazione

Il 4 Aprile 2022 la giunta della Regione Lombardia ha approvato la delibera per la creazione delle Pancreas Unit, unità di cura multidisciplinari per il tumore del pancreas. È un evento dalla grande rilevanza per tutta la comunità dei pazienti e dei loro familiari, non solo per quelli residenti in Lombardia. È la prima volta che in Italia viene deliberata in campo oncologico la creazione di unità di cura multidisciplinari al di fuori delle Breast Unit dedicate al tumore del seno. Si stabilisce un principio di centralità di un percorso di cura completo creato intorno al paziente.  Un salto di qualità fondamentale  su cui bisognerà lavorare insieme perché non resti solo sulla carta e perché possa estendersi ad altre Regioni. Fondamentale il ruolo di Codice Viola nella sensibilizzazione sul tema, l’impegno all’attivazione del gruppo di lavoro che ha definito i criteri di selezione degli ospedali delle Pancreas Unit e il contributo in termini di contenuti al gruppo di lavoro.

 

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Che cosa sono le Pancreas Unit

Le Pancreas Unit sono delle unità organizzative multidisciplinari che lavorano in maniera integrata nella gestione delle cure del paziente. Sono basate sul modello organizzato a retehub&spoke, ovvero centro di riferimento & centro periferico. Queste strutture collaborano e vengono misurate secondo degli indicatori e un protocollo di attività definite nel PDTA, Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale.

Il centro di riferimento, hub, ha al suo interno tutte le competenze necessarie al percorso di cura e un adeguato livello di esperienza certificato da parametri definiti nella delibera. Il centro hub deve avere un coordinatore responsabile della Pancreas Unit e assicurare la presenza di un’associazione pazienti coinvolta nelle verifiche sulla qualità del servizio offerto.

Pancreas Unit - Modello Hub&Spoke

Pancreas Unit – Modello Hub&Spoke

Spesso si confonde il centro hub con la Pancreas Unit. NO! Come delineato nella figura sopra:

Pancreast Unit = Centro Hub + Centri Spoke 

Il numero e la ricchezza delle figure professionali coinvolte nel percorso di cura del tumore del pancreas e menzionate nella delibera sono lo specchio della complessità della patologia:

  • Chirurgo Oncologo;
  • Gastroenterologo ed Endoscopista;
  • Oncologo Medico;
  • Palliativista;
  • Radiologo e Radiologo interventista;
  • Radioterapista Oncologo;
  • Genetista Medico;
  • Anatomo Patologo e Biologo Molecolare;
  • Medico Nutrizionista;
  • Dietista/Biologo Nutrizionista;
  • Diabetologo;
  • Medico Nucleare;
  • Psicologo;
  • Fisioterapista;
  •  MultiDisiciplinary Team, MDT, coordinator, Case Manager;
  •  Pancreas Care Nurse, Navigator Nurse;
  • Research nurse.

Inoltre il centro hub deve organizzarsi con un Centro Accoglienza Pazienti, CAP, per poter effettuare una adeguata presa in carico del paziente sin dalle prime fasi diagnostiche.

Il centro periferico, spoke, generalmente non ha al suo interno tutte le competenze oppure non può eseguire  attività per cui sono richiesti volumi minimi necessari a garantire un livello qualitativo adeguato alla complessità della procedura clinica. E questo non è di poco conto:  la chirurgia pancreatica, l’ecoendoscopia e la radioterapia sono ad esempio tipiche attività i cui risultati sono altamente dipendenti dalla capacità e dalla competenza dell’operatore che le pratica, e il volume di attività svolto è in genere  associato ad un miglior risultato.

Il coordinamento fra il centro hub e i centri spoke è garantito da:

  • l’aderenza alle varie attività previste nel documento PDTA, Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale,
  • la partecipazione congiunta dei medici degli hub e degli spoke alle riunioni multidisciplinari

Questi sono argomenti che abbiamo trattato in termini più generali nell’articolo: https://bit.ly/2HiV7RU

Uno scenario di percorso di cura

Supponiamo di avere un centro hub a Milano e un centro spoke a Carate, paese della Brianza.

Ad un cittadino di Carate viene prescritta una ecografia all’addome per forti disturbi gastrici. Il risultato dell’esame mostra un’area sospetta al pancreas ed occorre fare una TC di verifica.

La TC conferma una possibile lesione tumorale e per deciderne la natura viene prescritta una econdoscopia con biopsia.

Il centro spoke di Carate non ha le competenze per eseguire la ecoendoscopia e contatta la Navigator Nurse del centro hub di riferimento di Milano che organizza l’esame ecoendoscopico. Inoltre il paziente viene indirizzato anche presso l’unità di Cure di Supporto per la gestione del dolore. Non è il paziente che deve andare dal medico di famiglia, farsi fare l’impegnativa e poi cercarsi un centro  in cui fare l’ecoendoscopia o cercare chi lo può aiuatre  gestire al meglio il dolore!

Il medico che esegue l’esame ecoendoscopico oltre ad esplorare la parte sospetta del pancreas e refertare l’indagine fatta, fa anche un prelievo di tessuto della lesione.

Il tessuto prelevato viene mandato in Anatomia Patologica dove  l’esame istologico dà la conferma definitiva sulla natura della lesione.

Supponendo che la lesione sia un tumore del pancreas, il Case Manager, coordinatore della squadra multidisciplinare del centro Hub di Milano, organizza la riunione multidisciplinare a cui partecipano medici del centro hub di Milano e del centro spoke di Carate assicurandosi che tutti gli esami diagnostici siano a disposizione dei partecipanti. Il paziente non deve fare più la spola tra diversi medici!

La riunione multidisciplinare si conclude con la scelta del percorso di cura. Supponiamo che la squadra multidisciplinare giunga alla conclusione che sia utile partire con  una chemio neoadiuvante che possa portare il paziente all’intervento chirurgico. La chemio può essere fatta nel centro spoke a Carate

Un medico della squadra multisciplinare, ad esempio l’oncologo di Carate,  informa il paziente sul percorso definito dalla squadra multidisciplinare.

Il paziente accetta  di eseguire la chemio nel centro spoke di Carate, con evidenti minor disagi per lui e la sua famiglia.

Alla fine dei cicli di chemio previsti viene eseguita la TC di controllo insieme agli esami del sangue.

I risultati vengono portati all’attenzione di una nuova riunione multidisciplinare che decide per l’intervento, che verrà poi eseguito  nel centro hub di Milano.

Dopo l’intervento e un breve periodo di degenza il paziente viene dimesso con un piano di cure post-intervento e di follow-up.

Il paziente  ritorna a casa avendo il centro spoke di Carate come riferimento per tutte quelle piccole complicazioni tipiche del post intervento. Nel caso di complicazioni serie di cui il centro spoke non ha esperienza il centro hub interviene con gli aiuti e i supporti necessari.

Quali vantaggi allora per il paziente

Il paziente ha la garanzia di avere accesso a cure di alto livello qualitativo anche se il percorso di cura è iniziato attraverso una struttura non specializzata nel tumore del pancreas.

Nell’esempio sopra, la qualità della diagnostica, l’ecoendoscopia e l’analisi istologica, è assicurata ad un centro hub ad alta esperienza. Nel centro hub può essere inoltre verificata immediatmente la possibile o opportuna partecipazione del paziente a sperimentazioni cliniche

Il paziente non si trova da solo e impreparato a gestire un percorso di diagnosi complessa, spesso accompagnata da pareri differenti, con la necessità di una sintesi che richiede competenze alte e specifiche.

Il paziente riesce a percorrere alcune tappe diagnostiche e terapeutiche vicino casa, e allo stesso tempo si avvantaggia dell’esperienza, delle conoscenze e  delle più recenti opportunità di cura disponibili nel centro hub.

Il paziente ha in un’unica stuttura, la Pancreas Unit, il punto di riferimento riferimento per il supporto, le comunicazioni sull’andamento della malattie, il programma terapeutico, insomma tutto ciò che gli serve per affrontare con maggior fiducia la malattia. Con meno burocrazia, meno ansia, la serenità che deriva dal sapere che ha a disposizione il meglio che il suo territorio propone. E più tempo per la vita.

Scusate se è  poco!!

Nella figura sottostante si può trovare uan rappresentazione grafica di quanto descritto sopra:

Percorso di cura nelle Pancreas Units

Percorso di cura nelle Pancreas Units

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Il 4 Aprile 2022 la giunta della Regione Lombardia ha approvato la delibera per la creazione delle Pancreas Unit, unità di cura multidisciplinari per il tumore del pancreas. È un evento dalla grande rilevanza per tutta la comunità dei pazienti e dei loro familiari, non solo per quelli residenti in Lombardia. È la prima volta che in Italia viene deliberata in campo oncologico la creazione di unità di cura multidisciplinari al di fuori delle Breast Unit dedicate al tumore del seno. Si stabilisce un principio di centralità di un percorso di cura completo creato intorno al paziente.  Un salto di qualità fondamentale  su cui bisognerà lavorare insieme perché non resti solo sulla carta e perché possa estendersi ad altre Regioni. Fondamentale il ruolo di Codice Viola nella sensibilizzazione sul tema, l’impegno all’attivazione del gruppo di lavoro che ha definito i criteri di selezione degli ospedali delle Pancreas Unit e il contributo in termini di contenuti al gruppo di lavoro.

 

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Che cosa sono le Pancreas Unit

Le Pancreas Unit sono delle unità organizzative multidisciplinari che lavorano in maniera integrata nella gestione delle cure del paziente. Sono basate sul modello organizzato a retehub&spoke, ovvero centro di riferimento & centro periferico. Queste strutture collaborano e vengono misurate secondo degli indicatori e un protocollo di attività definite nel PDTA, Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale.

Il centro di riferimento, hub, ha al suo interno tutte le competenze necessarie al percorso di cura e un adeguato livello di esperienza certificato da parametri definiti nella delibera. Il centro hub deve avere un coordinatore responsabile della Pancreas Unit e assicurare la presenza di un’associazione pazienti coinvolta nelle verifiche sulla qualità del servizio offerto.

Pancreas Unit - Modello Hub&Spoke

Pancreas Unit – Modello Hub&Spoke

Spesso si confonde il centro hub con la Pancreas Unit. NO! Come delineato nella figura sopra:

Pancreast Unit = Centro Hub + Centri Spoke 

Il numero e la ricchezza delle figure professionali coinvolte nel percorso di cura del tumore del pancreas e menzionate nella delibera sono lo specchio della complessità della patologia:

  • Chirurgo Oncologo;
  • Gastroenterologo ed Endoscopista;
  • Oncologo Medico;
  • Palliativista;
  • Radiologo e Radiologo interventista;
  • Radioterapista Oncologo;
  • Genetista Medico;
  • Anatomo Patologo e Biologo Molecolare;
  • Medico Nutrizionista;
  • Dietista/Biologo Nutrizionista;
  • Diabetologo;
  • Medico Nucleare;
  • Psicologo;
  • Fisioterapista;
  •  MultiDisiciplinary Team, MDT, coordinator, Case Manager;
  •  Pancreas Care Nurse, Navigator Nurse;
  • Research nurse.

Inoltre il centro hub deve organizzarsi con un Centro Accoglienza Pazienti, CAP, per poter effettuare una adeguata presa in carico del paziente sin dalle prime fasi diagnostiche.

Il centro periferico, spoke, generalmente non ha al suo interno tutte le competenze oppure non può eseguire  attività per cui sono richiesti volumi minimi necessari a garantire un livello qualitativo adeguato alla complessità della procedura clinica. E questo non è di poco conto:  la chirurgia pancreatica, l’ecoendoscopia e la radioterapia sono ad esempio tipiche attività i cui risultati sono altamente dipendenti dalla capacità e dalla competenza dell’operatore che le pratica, e il volume di attività svolto è in genere  associato ad un miglior risultato.

Il coordinamento fra il centro hub e i centri spoke è garantito da:

  • l’aderenza alle varie attività previste nel documento PDTA, Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale,
  • la partecipazione congiunta dei medici degli hub e degli spoke alle riunioni multidisciplinari

Questi sono argomenti che abbiamo trattato in termini più generali nell’articolo: https://bit.ly/2HiV7RU

Uno scenario di percorso di cura

Supponiamo di avere un centro hub a Milano e un centro spoke a Carate, paese della Brianza.

Ad un cittadino di Carate viene prescritta una ecografia all’addome per forti disturbi gastrici. Il risultato dell’esame mostra un’area sospetta al pancreas ed occorre fare una TC di verifica.

La TC conferma una possibile lesione tumorale e per deciderne la natura viene prescritta una econdoscopia con biopsia.

Il centro spoke di Carate non ha le competenze per eseguire la ecoendoscopia e contatta la Navigator Nurse del centro hub di riferimento di Milano che organizza l’esame ecoendoscopico. Inoltre il paziente viene indirizzato anche presso l’unità di Cure di Supporto per la gestione del dolore. Non è il paziente che deve andare dal medico di famiglia, farsi fare l’impegnativa e poi cercarsi un centro  in cui fare l’ecoendoscopia o cercare chi lo può aiuatre  gestire al meglio il dolore!

Il medico che esegue l’esame ecoendoscopico oltre ad esplorare la parte sospetta del pancreas e refertare l’indagine fatta, fa anche un prelievo di tessuto della lesione.

Il tessuto prelevato viene mandato in Anatomia Patologica dove  l’esame istologico dà la conferma definitiva sulla natura della lesione.

Supponendo che la lesione sia un tumore del pancreas, il Case Manager, coordinatore della squadra multidisciplinare del centro Hub di Milano, organizza la riunione multidisciplinare a cui partecipano medici del centro hub di Milano e del centro spoke di Carate assicurandosi che tutti gli esami diagnostici siano a disposizione dei partecipanti. Il paziente non deve fare più la spola tra diversi medici!

La riunione multidisciplinare si conclude con la scelta del percorso di cura. Supponiamo che la squadra multidisciplinare giunga alla conclusione che sia utile partire con  una chemio neoadiuvante che possa portare il paziente all’intervento chirurgico. La chemio può essere fatta nel centro spoke a Carate

Un medico della squadra multisciplinare, ad esempio l’oncologo di Carate,  informa il paziente sul percorso definito dalla squadra multidisciplinare.

Il paziente accetta  di eseguire la chemio nel centro spoke di Carate, con evidenti minor disagi per lui e la sua famiglia.

Alla fine dei cicli di chemio previsti viene eseguita la TC di controllo insieme agli esami del sangue.

I risultati vengono portati all’attenzione di una nuova riunione multidisciplinare che decide per l’intervento, che verrà poi eseguito  nel centro hub di Milano.

Dopo l’intervento e un breve periodo di degenza il paziente viene dimesso con un piano di cure post-intervento e di follow-up.

Il paziente  ritorna a casa avendo il centro spoke di Carate come riferimento per tutte quelle piccole complicazioni tipiche del post intervento. Nel caso di complicazioni serie di cui il centro spoke non ha esperienza il centro hub interviene con gli aiuti e i supporti necessari.

Quali vantaggi allora per il paziente

Il paziente ha la garanzia di avere accesso a cure di alto livello qualitativo anche se il percorso di cura è iniziato attraverso una struttura non specializzata nel tumore del pancreas.

Nell’esempio sopra, la qualità della diagnostica, l’ecoendoscopia e l’analisi istologica, è assicurata ad un centro hub ad alta esperienza. Nel centro hub può essere inoltre verificata immediatmente la possibile o opportuna partecipazione del paziente a sperimentazioni cliniche

Il paziente non si trova da solo e impreparato a gestire un percorso di diagnosi complessa, spesso accompagnata da pareri differenti, con la necessità di una sintesi che richiede competenze alte e specifiche.

Il paziente riesce a percorrere alcune tappe diagnostiche e terapeutiche vicino casa, e allo stesso tempo si avvantaggia dell’esperienza, delle conoscenze e  delle più recenti opportunità di cura disponibili nel centro hub.

Il paziente ha in un’unica stuttura, la Pancreas Unit, il punto di riferimento riferimento per il supporto, le comunicazioni sull’andamento della malattie, il programma terapeutico, insomma tutto ciò che gli serve per affrontare con maggior fiducia la malattia. Con meno burocrazia, meno ansia, la serenità che deriva dal sapere che ha a disposizione il meglio che il suo territorio propone. E più tempo per la vita.

Scusate se è  poco!!

Nella figura sottostante si può trovare uan rappresentazione grafica di quanto descritto sopra:

Percorso di cura nelle Pancreas Units

Percorso di cura nelle Pancreas Units

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DGR 6241 2022_04_04 Rete regionale centri di diagnosi dei tumori al pancreas

 

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