Promettente Studio per un Test sul Tumore del Pancreas

13 Febbraio 2017 • Redazione

Nonostante i passi avanti nella ricerca per la comprensione della biologia del tumore del pancreas, le metodiche di rilevazione di questa patologia rimangono complicate ed elusive con la conseguente scoperta della malattia solo in stadi avanzati rendendo la cura molto più difficile e spesso poco efficace.

Un team guidato da Tony Hu, ricercatore Biodesign Virginia G. Piper Center for Personalized Diagnostics, ha realizzato un test per identificare il tumore al pancreas nelle sue primi fasi di sviluppo. La loro tecnica si basa su una particolare rilevazione di vescicole extracellulari, EV, Extracellular Vescicles, – piccolissime bolle di materiale emesse dalla gran parte delle cellule viventi.

In una ricerca pubblicata su Nature Biomedical Engineering:

http://go.nature.com/2kTAwX8

Dr. Hu e i suoi colleghi descrivono un metodo per rilevare le EV dal tumore del pancreas attraverso l’identificazione di una particolare proteina di superficie che funziona come un marcatore che indica la presenza del tumore del pancreas. La capacità di individuare questa proteina, conosciuta come EphA2, potrebbe servire come indicatore precoce di stadi iniziali  del tumore del pancreas. In altre parole sembrerebbe che il tumore del pancreas “metta una propria firma” su queste vescicole extracellulari rendendone possibile la sua identificazione.

Il team di ricercatori ha portato avanti un test su un gruppo di 59 pazienti con una diagnosi di di tumore del pancreas riportando un risultato corretto nel 90% dei casi. Nello studio è stato anche effettuato il test su 48 pazienti con diagnosi di pancreatite, un’infiammazione importante del pancreas non sempre facilmente distinguibile dal tumore pancreatico con indagini basate su ultrasuoni. Il test è stato in grado di riconoscere la pancreatite dal tumore del pancreas.

Le EV sono state isolate in un’ampia gamma di cellule e liquidi biologici, fra gli altri: sangue, urine e saliva, rendendoli così molto attraenti come candidati per lo sviluppo di biomarcatori.

Ci sono numerose ricerche che hanno evidenziato come il numero di vescicole extracellulari, EV, aumenti significativamente nel caso del tumore del pancreas. Sembrerebbe anche che le EV  giochino un ruolo importante nello sviluppo e nella progressione del tumore del pancreas. Infatti studi preliminari indicherebbero che le EV tumorali una volta lasciata la cellula d’origine migrino verso altri tessuti operando come agenti precursori che creano un ambiente favorevole all’invasione del tumore e alla sua crescita.

Perché questo filone di ricerca potrebbe rivelarsi importante? 

L’associazione di proteine a EV-tumorali e una migliore comprensione del ruolo delle di queste vescicole extracellulari nello  sviluppo del tumore e delle metastasi potrebbe aprire anche un nuovo capitolo non solo nella diagnosi della malattia ma anche nella sua cura. È ben noto che il tumore al pancreas ha purtroppo un alto tasso di resistenza alle terapie chemioterapiche.  Se questi studi venissero confermati e industrializzati per un utilizzo su larga scala si potrebbe infatti cambiare velocemente il percorso di cura nel caso in cui il monitoraggio dello stato delle EV indicasse che la cura in corso non sia efficace. Infine una migliore comprensione dei meccanismi di controllo delle EV  che innescano lo sviluppo del tumore e delle metastasi potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci.

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Promettente Studio per un Test sul Tumore del Pancreas

13 Febbraio 2017 • Redazione

Nonostante i passi avanti nella ricerca per la comprensione della biologia del tumore del pancreas, le metodiche di rilevazione di questa patologia rimangono complicate ed elusive con la conseguente scoperta della malattia solo in stadi avanzati rendendo la cura molto più difficile e spesso poco efficace.

Un team guidato da Tony Hu, ricercatore Biodesign Virginia G. Piper Center for Personalized Diagnostics, ha realizzato un test per identificare il tumore al pancreas nelle sue primi fasi di sviluppo. La loro tecnica si basa su una particolare rilevazione di vescicole extracellulari, EV, Extracellular Vescicles, – piccolissime bolle di materiale emesse dalla gran parte delle cellule viventi.

In una ricerca pubblicata su Nature Biomedical Engineering:

http://go.nature.com/2kTAwX8

Dr. Hu e i suoi colleghi descrivono un metodo per rilevare le EV dal tumore del pancreas attraverso l’identificazione di una particolare proteina di superficie che funziona come un marcatore che indica la presenza del tumore del pancreas. La capacità di individuare questa proteina, conosciuta come EphA2, potrebbe servire come indicatore precoce di stadi iniziali  del tumore del pancreas. In altre parole sembrerebbe che il tumore del pancreas “metta una propria firma” su queste vescicole extracellulari rendendone possibile la sua identificazione.

Il team di ricercatori ha portato avanti un test su un gruppo di 59 pazienti con una diagnosi di di tumore del pancreas riportando un risultato corretto nel 90% dei casi. Nello studio è stato anche effettuato il test su 48 pazienti con diagnosi di pancreatite, un’infiammazione importante del pancreas non sempre facilmente distinguibile dal tumore pancreatico con indagini basate su ultrasuoni. Il test è stato in grado di riconoscere la pancreatite dal tumore del pancreas.

Le EV sono state isolate in un’ampia gamma di cellule e liquidi biologici, fra gli altri: sangue, urine e saliva, rendendoli così molto attraenti come candidati per lo sviluppo di biomarcatori.

Ci sono numerose ricerche che hanno evidenziato come il numero di vescicole extracellulari, EV, aumenti significativamente nel caso del tumore del pancreas. Sembrerebbe anche che le EV  giochino un ruolo importante nello sviluppo e nella progressione del tumore del pancreas. Infatti studi preliminari indicherebbero che le EV tumorali una volta lasciata la cellula d’origine migrino verso altri tessuti operando come agenti precursori che creano un ambiente favorevole all’invasione del tumore e alla sua crescita.

Perché questo filone di ricerca potrebbe rivelarsi importante? 

L’associazione di proteine a EV-tumorali e una migliore comprensione del ruolo delle di queste vescicole extracellulari nello  sviluppo del tumore e delle metastasi potrebbe aprire anche un nuovo capitolo non solo nella diagnosi della malattia ma anche nella sua cura. È ben noto che il tumore al pancreas ha purtroppo un alto tasso di resistenza alle terapie chemioterapiche.  Se questi studi venissero confermati e industrializzati per un utilizzo su larga scala si potrebbe infatti cambiare velocemente il percorso di cura nel caso in cui il monitoraggio dello stato delle EV indicasse che la cura in corso non sia efficace. Infine una migliore comprensione dei meccanismi di controllo delle EV  che innescano lo sviluppo del tumore e delle metastasi potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci.

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13 Febbraio 2017 • Redazione

Nonostante i passi avanti nella ricerca per la comprensione della biologia del tumore del pancreas, le metodiche di rilevazione di questa patologia rimangono complicate ed elusive con la conseguente scoperta della malattia solo in stadi avanzati rendendo la cura molto più difficile e spesso poco efficace.

Un team guidato da Tony Hu, ricercatore Biodesign Virginia G. Piper Center for Personalized Diagnostics, ha realizzato un test per identificare il tumore al pancreas nelle sue primi fasi di sviluppo. La loro tecnica si basa su una particolare rilevazione di vescicole extracellulari, EV, Extracellular Vescicles, – piccolissime bolle di materiale emesse dalla gran parte delle cellule viventi.

In una ricerca pubblicata su Nature Biomedical Engineering:

http://go.nature.com/2kTAwX8

Dr. Hu e i suoi colleghi descrivono un metodo per rilevare le EV dal tumore del pancreas attraverso l’identificazione di una particolare proteina di superficie che funziona come un marcatore che indica la presenza del tumore del pancreas. La capacità di individuare questa proteina, conosciuta come EphA2, potrebbe servire come indicatore precoce di stadi iniziali  del tumore del pancreas. In altre parole sembrerebbe che il tumore del pancreas “metta una propria firma” su queste vescicole extracellulari rendendone possibile la sua identificazione.

Il team di ricercatori ha portato avanti un test su un gruppo di 59 pazienti con una diagnosi di di tumore del pancreas riportando un risultato corretto nel 90% dei casi. Nello studio è stato anche effettuato il test su 48 pazienti con diagnosi di pancreatite, un’infiammazione importante del pancreas non sempre facilmente distinguibile dal tumore pancreatico con indagini basate su ultrasuoni. Il test è stato in grado di riconoscere la pancreatite dal tumore del pancreas.

Le EV sono state isolate in un’ampia gamma di cellule e liquidi biologici, fra gli altri: sangue, urine e saliva, rendendoli così molto attraenti come candidati per lo sviluppo di biomarcatori.

Ci sono numerose ricerche che hanno evidenziato come il numero di vescicole extracellulari, EV, aumenti significativamente nel caso del tumore del pancreas. Sembrerebbe anche che le EV  giochino un ruolo importante nello sviluppo e nella progressione del tumore del pancreas. Infatti studi preliminari indicherebbero che le EV tumorali una volta lasciata la cellula d’origine migrino verso altri tessuti operando come agenti precursori che creano un ambiente favorevole all’invasione del tumore e alla sua crescita.

Perché questo filone di ricerca potrebbe rivelarsi importante? 

L’associazione di proteine a EV-tumorali e una migliore comprensione del ruolo delle di queste vescicole extracellulari nello  sviluppo del tumore e delle metastasi potrebbe aprire anche un nuovo capitolo non solo nella diagnosi della malattia ma anche nella sua cura. È ben noto che il tumore al pancreas ha purtroppo un alto tasso di resistenza alle terapie chemioterapiche.  Se questi studi venissero confermati e industrializzati per un utilizzo su larga scala si potrebbe infatti cambiare velocemente il percorso di cura nel caso in cui il monitoraggio dello stato delle EV indicasse che la cura in corso non sia efficace. Infine una migliore comprensione dei meccanismi di controllo delle EV  che innescano lo sviluppo del tumore e delle metastasi potrebbe portare allo sviluppo di nuovi farmaci.

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